Le vendite di Amazon Alexa e dei dispositivi Google Home sono in costante aumento, ed i consumatori sono sempre più intenti all’utilizzo di assistenti vocali per le ricerche online. Questi dispositivi riescono a riconoscere la voce degli utenti e processarla al fine di comprenderne il significato e reagire di conseguenza.

Una ricerca ha infatti evidenziato che ben il 22% degli utenti utilizza la ricerca vocale, ed un 20% di tutte le ricerche effettuate sul web vengono condotte attraverso la voce. Si stima che entro il 2020 il numero crescerà, fino a raggiungere il 50%. Per un utente spesso è più veloce ed immediato effettuare una ricerca in questo modo rispetto ai sistemi di ricerca scritta.

Per i gestori di siti web è importante adattare la SEO (Search Engine Optimization) a questo cambiamento, in modo da posizionare adeguatamente il proprio spazio sui motori di ricerca attraverso le parole chiave, cosa che viene più difficile con le ricerche vocali.

Anche i motori di ricerca stanno adeguando i loro algoritmi per il cambiamento, in modo da essere sempre più sulla strada di diventare “motori di risposta”. La strategia in questione prende il nome di Aeo, ottimizzazione dei motori di risposta.

Parole chiave con la ricerca vocale

Rispetto alle ricerche effettuate digitando parole chiave su una tastiera, le ricerche effettuate con la voce sono più lunghe e vengono effettuate attraverso una domanda che l’utente pone all’assistente, che sia il servizio di assistenza dello smartphone (come ad esempio Siri), dei browser come Chrome dotati di riconoscimento vocale, o dei dispositivi di intelligenza artificiale. Il linguaggio utilizzato inoltre è naturale e non “meccanico” come può essere un testo scritto al fine di ottenere il risultato sperato.

La risposta alla domanda, poi, viene fornita senza aprire una pagina web. Per questo, le strategie SEO diventeranno obsolete in pochissimo tempo. Bisognerà optare per l’aumento delle capacità di adattare la query, ovvero l’attitudine alla mappatura della conversazione, attraverso l’individuazione delle parole chiave contenute nelle domande e nelle frasi, offrendo un risultato all’utente conforme con le sue ricerche.

Come spiegato in precedenza, le risposte che vengono fornite dai sistemi di assistenza non richiedono la visita di una pagina internet, e ciò riduce il traffico web. Tale sistema è presto spiegato: se la risposta ricevuta è sufficiente, l’utente ascolterà semplicemente quanto gli viene “detto” dall’assistente, senza visitare la pagina relativa contenente la risposta. In questo modo si diffonde un ulteriore problema, cioè quello di definire il tracciamento su una determinata pagina.

Generalmente, se alla query vengono aggiunte più parole, è possibile ottenere meno risultati poiché meno documenti corrispondono a tutte quelle parole. Nella realizzazione di una query compatibile con la ricerca vocale, invece, con più parole è possibile ottenere un maggior numero di risultati. Per ottimizzare la SEO, in quest’ottica, invece di aggiungere “e” tra le varie parole occorre fare un riassunto del contenuto per aumentare la corrispondenza. Bisogna fornire all’utenza delle risposte immediate e precise, immedesimandosi nel proprio target di riferimento e nelle domande frequenti che potrebbero esser poste.                Importantissima è poi l’ottimizzazione della propria pagina web per dispositivo mobile.