Il nuovo millennio con l’evoluzione tecnologica e digitale ha fatto nascere e sviluppare nuove professioni. Una di queste è il marketer: ossia un profilo che si occupa di marketing di diverso tipo, dall’aziendale al digitale per l’appunto. Per riuscire in un campo simile però bisogna compiere i giusti passi formativi e accumulare una discreta dose di esperienza. Vediamo allora insieme come e dove studiare per diventare un ottimo marketer.

Diventare un ottimo marketer 

Tale figura professionale, come altre appartenenti al medesimo settore, richiede una formazione adeguata. Le fondamenta su cui si fonderà il lavoro del domani si ergono sullo studio dell’oggi. Uno studio che però deve essere continuo, poiché i tempi cambiano e di pari passo anche la formazione personale. Un aggiornamento costante è necessario per andare incontro alle esigenze del mercato e del cliente. La cosa più bella di questo mondo è che online puoi trovare guide sul marketing online di ogni tipo.

Fatta questa doverosa premessa, addentriamoci ora ulteriormente nelle pieghe del discorso: in altre parole come diventare un ottimo marketer. Prima di tutto occorre scegliere un indirizzo di studi che sia orientato o all’economia, o alla comunicazione d’impresa, o ancora al management. Una volta compiuto il percorso accademico per accumulare una prima dose di esperienza è consigliabile un master.

I master, infatti, consentono di accostare lo studio al lavoro, tramite appositi stage aziendali che sono utili per conoscere le realtà lavorative future. Perché è sì importante la teoria, ma se non la si mette in pratica non si potrà mai avere un’idea precisa di quello che sarà il profilo professionale di nostra preferenza. I master più accreditati per il ruolo di marketer sono: Digital Marketing, Marketing Strategico o Brand Marketing.

L’importanza dell’esperienza diretta

Una volta portato a termine l’intero iter formativo, che consiste dunque nel percorso universitario e nel successivo Master, occorre poi fare un ultimo step. Ossia quello che riguarda la reale e concreta messa in atto delle competenze acquisite. Come detto, la teoria non basta da sola, se non suffragata da un’esperienza giusta sul campo.

Ecco quindi che uno stage aziendale, o ancora un primo passo nel mondo del lavoro vero e proprio con le candidature spontanee potrebbe portare al conseguimento dell’obiettivo citato. Il marketing del resto è una di quelle professioni che forse più di altre richiede lo sviluppo attivo delle conoscenze accumulate con la formazione. Dunque il contatto con le realtà aziendali, piccole o grandi che siano, offre quell’opportunità di crescita indiscussa.

Non importa il livello del contesto con il quale ci si va a confrontare, poiché nessuno ha in partenza il dono di sapere cosa fare e come farlo nel miglior modo possibile. Tutto ciò viene col tempo e la giusta dedizione ed abnegazione verso il lavoro che si svolge. Il marketer non si esime certo da questo discorso, anzi. Proprio per questo motivo non occorre fermarsi al primo passo, ma aggiornarsi continuamente e fare esperienze su esperienze per arrivare allo step finale che realizzerà in toto le nostre esigenze professionali.